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Mediazione per 'bullismo e cyberbullismo'

Esperienze e progetti in rete

La rete CAOS ci ha chiesto un contributo per realizzare un quaderno che fosse diffondibile sul territorio, disponibile per genitori e insegnanti, e che facesse tesoro dei tanti interventi e progetti che sono stati attivati per contrastare bullismo e cyberbullismo (integralmente scaricabile alla fine di questo articolo).

Il nostro intervento è stato inserito nell'ebook "Adulti in cerca di tracce. Non solo di allarmi"  ed è stato presentato oralmente alle scuole il 19/1/2018 dalla nostra consulente Elisa Alborghetti, che ha portato la mediazione come strumento da mettere in campo per gestire conflitti e anticipare il nascerne di nuovi.

Un esempio?

Pensiamo alla classica situazione che si può presentare in classe e che può degenerare in conflitto: due o più alunni vogliono svolgere la stessa azione.

Un possibile modo di intervenire è 'accontentare' uno dei due litiganti: subentra un terzo che definisce come procedere, senza mettere in discussione i criteri con i quali i due ragazzi  affermano i propri diritti. Questo può gestire al momento la situazione, generalmente lasciando il mal contento in una parte e soddisfando l'altra oppure arrivando a un compromesso per entrambe. Pensando a ulteriori occasioni future è probabile che si alimenti un circolo per il quale la volta successiva si ripresenteranno le stesse condizioni (es. "se l'altra volta toccava a lui, adesso tocca per forza a me se no vuol dire che si fanno differenze") e quindi la necessità che subentri nuovamente un terzo se non si trova l'accordo.

Un'altra possibile modalità di intervenire è coinvolgere le parti in modo che vengano messe in discussione le proprie teorie e li si metta nelle condizioni di fare proposte di gestione della situazione. In questo modo si lavora sia sulle competenze dei ragazzi che sulla loro responsabilizzazione. Una volta giunti a una soluzione, questa potrà essere valida anche per le occasioni successive e non ci sarà più la necessità che intervenga un terzo (immaginiamoci ad esempio che arrivino a stabilire di scrivere al pc in funzione della materia, questa regola sarà fatta propria dai ragazzi senza la necessità che serva una terza persona a ricordargliela). Inoltre le parti si portano a casa un modo differente di gestirsi episodi critici che possono accadere nella quotidinità e potranno riutilizzare in altri contesti oppure nello stesso se si volesse rivedere l'accordo preso.

 

Clicca sul pulsante qui sotto per scaricare l'ebook integrale con "spunti idee progetti relazioni per prevenire BULLISMO E CYBERBULLISMO".

EBOOK - Adulti in cerca di tracce. Non solo allarmi